Prima di sera
Racconti
Autore Canio Pierro
FORMATO 15 X 21 cm.
PAGINE 314
CODICE ISBN 978-88-87724-64-6
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PROFILO DEL LIBRO:
Racconti.
I racconti presentati con questo volume rivelano una fervida fantasia,
notevole varietà di temi e una indiscutibile raffinatezza di
stile, oltre che una delicata sensibilità nella descrizione dei
caratteri e dei sentimenti dei vari personaggi.
La lettura dei racconti, sempre piacevole ed accattivante, conquista
man mano il lettore che, senza avvedersene, si sente direttamente coinvolto
nella vicenda narrata e portato e riflettere e a meditare sui temi inquietanti
che spesso turbano ogni essere pensante.
Il sottile umorismo e la bonaria ironia che pervadono la narrazione
non traggano in inganno;trapela qua e là dal testo dei racconti,
senza appesantire la lettura, l’amaro pessimismo dell’autore,
appena saggiamente celato, sul valore e sul senso della nostra esistenza,
che porta a considerare veramente fortunato e beato chi, della agognata
felicità, ha intravisto unicamente una fugace immagine, di questa
si sente appagato e solo a questa in realtà aspira (ci vengono
particolarmente in mente i racconti ‘Il Siam’ e ‘Giulia’).
L'Editore
(PDF
sample - L'Eredità, 24 Kb.)
Estratto
dal volume:
(...) Prese il coraggio, andò a confessarsi; e nel corso
della confessione pose la domanda. L’arciprete ascoltò,
incredulo, si agitò sullo scranno, sospettò si trattasse
di una burla, ebbe il timore si intendesse prenderlo in giro; ma poi
scoppiò a ridere; un riso ironico, quasi beffardo, sicuramente
sgarbato e sconveniente, ed esclamò, con un senso di fastidio:
– Ma che cosa vuoi sapere, tu, del Siam? Che interesse può
avere, uno come te, a sapere se e dove si trova il Siam? Il Siam è
per te solo un nome, un nome vano, niente altro che una favola. Togliti
di mente le fantasie; pensa alle cose serie. Per te il Siam è
come non esistesse.
Il commento dell’arciprete fu inutilmente ruvido, brutale, sprezzante;
per Pietro fu anche e particolarmente crudele. Gli sembrò un
sopruso; gli sembrò gli fosse stato sottratto deliberatamente,
con malignità, il suo Siam. Per molti giorni non seppe darsene
pace. Egli aveva, però, conservato gelosamente, come una reliquia,
l’opuscolo preso dal barbiere; tornò a rimirare le immagini,
tornò a fantasticare, tornò a tenere per sé il
suo Siam, e non uscì più di casa, se non di rado e per
poco; gliene mancava completamente la voglia, e gli riusciva sempre
più gravoso. Non si recò più nel salone del barbiere,
si studiò di non incontrare più l’arciprete; volle
evitare l’umiliazione dei suoi sorrisi ironici, dei suoi sarcasmi
gratuiti. Era probabile che egli avesse parlato in giro della loro breve
conversazione, era probabile che anche i suoi amici e conoscenti ne
fossero stati informati e che, incontrandolo, fossero portati a deriderlo.
Ogni tratto di buon umore, di bonomia, di cordialità scomparve
dal suo volto; il suo carattere si incupì, divenne ombroso e
taciturno.
Anche la sua salute sembrò lo abbandonasse; il freddo gli gelava
le ossa, il suo respiro divenne affannoso, avvertì che giorno
dopo giorno le forze gli venivano meno. Non si era accorto di essere
diventato vecchio. Le stagioni, molte stagioni, si erano avvicendate,
una dopo l’altra; erano passati gli anni, senza che se ne avvedesse,
senza che lui vi ponesse mente. Ora era vecchio e stanco, e le sue membra
si rifiutavano di adeguarsi alle sue intenzioni e ai suoi desideri.
Ma se un raggio di sole penetrava nella sua casa, se un uccello pigolava
sulla gronda del tetto, quel bagliore, quello squittìo lo scuotevano,
gli portavano subito alla mente il suo Siam. (...)
L'AUTORE:
Canio Pierro ha esercitato per oltre quarant’anni
l’attività forense come libero professionista a Milano,
città nella quale si è laureato e ha superato gli esami
di Stato e nella quale anche attualmente vive, fino ad una diecina di
anni addietro. Ritiratosi dall’esercizio della professione per
gravi motivi di salute, nel tempo consentitogli dalle sue condizioni
si è dedicato all’attività preferita scrivendo racconti
e poi, sollecitato dagli amici, pubblicandone alcuni.